Let it be.


14 novembre 2502 | Shadetrack

– Grazie di essere rimasto sveglio fino alla fine.
André stropiccia una smorfia sussiegosa, estremamente poco credibile.
– Non so di cosa parli, Costi, io sono un uomo di fede.
Costanza Barrera sbuffa una risata argentina, impalpabile, stringendo gli occhi incontro al sole per sbirciare in tralice il profilo del marito.
– Ay, lo sai che a papa non piace che mi chiami così.
– Per forza. - André alza gli occhi al cielo, in un moto di scetticismo eloquente. - Lui vorrebbe che ti chiamassi señora Barrera.
Costanza ride, appesa al suo braccio come una bambina.
– E' il tuo accento, che non gli piace.
Una volta a settimana, ogni domenica, la famiglia Barrera si sposta dall'Olmos Ranch a Mexican per la messa. André tenta puntualmente di sottrarsi a questa incombenza e, puntualmente, si ritrova a ciondolare sul sagrato della chiesa mentre il resto della famiglia passa a turno dal confessionale. Costanza fa sempre in modo di essere la prima, poi lo raggiunge e passeggiano insieme attraverso il piccolo podere che i Barrera hanno donato alla congregazione di padre Hughes.
S'infilano sotto l'ombra di un arancio e André solleva la mano libera, oltre la propria testa, per aggrappare le dita a uno dei rami più bassi. Accenna col mento al giovanotto bruno che, seduto sui gradini della chiesa, fuma in silenzio a schiena curva.
– Ay, miralo, tuo fratello deve avere quelque chose da raccontare al prete, hun?
Costanza solleva la linea volitiva del mento per propinargli, dal basso, un'occhiata limpida e ridente.
– Perché non lo lasci in pace, una buona volta?
André scrolla le spalle, gonfiando i polmoni d'aria e stringendo le palpebre sui ciuffi bruni e disordinati di Adàn Barrera.
– Perché Raul è una testa di cazzo. - ribatte, stropicciando un mezzo ghigno indolente.
Tasta la scorza ruvida di un'arancia e la stacca dall'albero, porgendogliela delicatamente con un guizzo troppo vispo degli occhi neri.
La mano di Costanza è talmente piccola che André potrebbe chiuderla completamente in un pugno, i suoi occhi troppo azzurri e il sorriso furbo, dolciastro e un po' strafottente.
Fastídiate, Andre Vandoosler, siamo vicini alla casa di Dio.
Si prende l'arancia e lui sgrana vagamente gli occhi vividi, impastando un sorriso incredulo.
Putain, Costi, lo so dove siamo. Mi sono appena sorbito la fottuta messa dal principio alla fine. - la prende per le spalle, piegandosi per sfiorarle la punta del naso e mormorare a ridosso delle sue labbra. - …non hai sentito il prete? Adamo ed Eva si davano da fare nel giardino dell'Eden.
Accenna, con un gesto vago delle dita, al frutteto che li circonda. Costanza gli ride sulle labbra, premendo la bocca sulla sua prima di ritrarsi, vittoriosa: affonda le dita oltre la buccia dell'arancia, arretrando di un paio di passi leggeri.

– Venire a messa non ti piace proprio. - considera, divisa tra gli strascichi della risata ed un cruccio vago, più scontento che severo.
Semina coriandoli di scorza sul terriccio, come uno strascico per i suoi passi. André la insegue, svogliatamente, affondando le mani nelle tasche dei calzoni buoni. Si stringe nelle spalle.

– Mi è piaciuta la preghiera. Com'è che faceva? - si lecca le labbra e canticchia sommessamente. - When I find myself in times of trouble, Mother Mary comes to me.
La sua bella voce baritonale non basta a nascondere il fatto che sia profondamente stonato. Costanza ride, spalancando gli occhi chiari attraverso l'ombra delle fronde.

…speaking words of wisdom, let it be.
All'Olmos Ranch si dice che la figlia del patron abbia la voce di un angelo.
Non esagerano.

And in the hour of darkness, she is standing right in front of me, speaking words of wis-dom-
Le labbra di André le chiudono la bocca e, solo per un momento, Costanza Barrera si abbandona fra le sue braccia, contro le sue labbra, riempiendosi le narici dell'odore selvatico che gli invischia la pelle.
Sfarfalla le palpebre e si scosta nettamente, poi, consegnandogli l'arancia sbucciata e perfettamente rotonda con cura affettata, come la consegnerebbe a un bambino.
André la prende, alternando lo sguardo fra il frutto e la moglie con una smorfia leggera, arresa.
Dieu, mi farai impazzire. - lamenta, tragico, addentando la polpa con noncuranza.
– Stanotte. - confida lei, stringendosi nelle spalle, e gli gira intorno per tornare verso la chiesa.
André strizza le palpebre, abbagliato dal suo sorriso, e rovescia uno sguardo sognante sulla polpa grumosa dell'arancia, sospirando come una ragazzina.