Now that she's back in the atmosphere with drops of Jupiter in her hair.


1 ottobre 2515 | Bullfinch

Sotto i letti della cabina 9d si sta come nelle tane delle volpi.

André ci pensa sdraiato sul tetto nero della Lazarus, lucidato dalla pioggia che gli inzacchera le ossa mischiando pelle e vestiti sotto la cortina di nuvole viola. Mastica il filtro di una sigaretta spenta, piegata dall'acqua, invischiato nei brividi di freddo che gli mordono le braccia e scacciano in un angolo la nausea. Cento schiavi-soldato che avranno l'età di Philip gli passano in formazione sul retro delle palpebre, con le loro divise nere, se si azzarda ad abbassarle. Se con gli occhi della mente si allontana, le divise nere si mischiano e perdono definizione, allungandosi nei tatuaggi da teschio di Cristobal e spingendogli un brivido caldo giù per le vertebre.
Cento schiavi-soldato che avranno l'età di Ezra, e la stessa apparenza inviolabile – è questa somiglianza, del resto, a coagulargli nello stomaco la certezza che non esistano macchine di morte, ma solo ragazzi che qualcuno ha voluto rendere molto soli.
Nulla rattrappisce l'anima di un uomo come l'assenza di scelte.
André sputa via la cicca fradicia e tira giù la nuca, appoggiando la testa contro il metallo. Allarga le braccia, premendo il dorso delle mani sul guscio umido del brigade nato due volte e respirando i sogni del motore spento, del core pulsante di radiazioni addormentate.
Gli occhi di Cristobal sono pieni di scelte, della paura di sbagliarle tutte, dell'ostinazione necessaria ad operarle una per una. L'inerzia non è davvero fatta per l'uomo che ha ossa e muscoli sotto gli occhi di tutti, ma nessuno sa che sapore abbia la pelle sotto quelle ossa.
A bocca aperta, leccandosi le labbra, André raccoglie il gusto fresco della pioggia e mastica lo stesso sorriso con cui si è infilato nel letto di Mordecai dopo il matrimonio di Bolton, mentre Moloko dormiva, per massaggiarsi le costole indolenzite dall'insistenza impietosa del gomito di Cortes e affondare il muso nel cuscino, immaginando un corpo caldo e ossa sporgenti che lo flagellassero nel sonno.
Nel sonno, intanto, si impastano gli schiavi bambini di Clackline, gli spigoli di Mordecai e i serpenti d'inchiostro sul collo di Cristobal, pestati insieme dal martellare ipnotico della pioggia.


Mentre il cielo esplode di rosso e le batterie laser balenano dietro le nuvole, sul tetto della Lazarus si sta come sopra a un cuore d'acciaio.




Tell me, did you sail across the sun?
Did you make it to the milky way, to see the lights all faded
and that Heaven is overrated?

But tell me, did you fall for a shooting star?
One without a permanent scar,
and did you miss me while you were looking for yourself out there?